E’ appena tornato dal torneo Eusalp in Trentino, che ha appena vinto con la maglia della Nazionale Under 16 della Lega nazionale dilettanti e ora sogna un futuro da calciatore, con la maglia del Modena, che lo ha già ingaggiato per la prossima stagione. Mario Guadalupi, classe 2005, portiere dotato di mezzi fisici e tecnici notevoli, che ha come idolo Gianluigi Buffon, presentato proprio ieri a Parma, non ha purtroppo giocato la finale del torneo Eusapl a causa di un problema all’adduttore, ma con le sue parate contro la Rappresentativa del Friuli Venezia Giulia ha contribuito a portare la Nazionale alla partita decisiva per poi vincere il titolo.
Mario, ti rendi conto che sei stato convocato in Nazionale dilettanti Under 16 e che hai subito vinto il primo torneo al quale hai partecipato? Che emozione è stata? Raccontaci le tue partite fino alla finale?
“Ho vissuto qualcosa di incredibile che mi ha provocato emozioni pazzesche. Subito l’ho presa un po’ alla leggera, ma dopo il primo giorno del ritrovo al Mancini park hotel di Roma, ho cominciato a realizzare ciò che mi stava accadendo e quanto pesasse la maglia che stavo indossando”.
Che cosa porti con te dell’esperienza con la Nazionale?
“Sono arrivato a questo torneo in una condizione fisica non delle migliori, poiché mi ero infortunato all’adduttore nel maggio scorso, ma avendo saputo di questa convocazione mi sono fatto forza perché era un’occasione che non potevo perdere e soprattutto che non capita tutti i giorni. La prima partita non ho giocato, mentre ho esordito contro la rappresentativa del Friuli Venezia Giulia, dove abbiamo strappato la vittoria negli istanti finali e nonostante il dolore ho contribuito con un paio di interventi decisivi a mantenere aperta la sfida. Sono rammaricato di non aver potuto contribuire nelle altre due partite successive sempre per il problema all’adduttore, ma più di così non potevo fare. Con me porto un bagaglio di emozioni incredibili, a partire dallo staff tecnico, fino allo splendido gruppo che si è formato in così poco tempo”.
La prossima stagione giocherai al Modena. Sogni già un futuro da professionista?
“E’ vero, la prossima stagione giocherò nel Modena, dopo aver lavorato molto bene alla Reggio Calcio, alla quale rimarrò sempre legato. Proprio da Modena continuerò a coltivare il mio sogno di calpestare un giorno l’erba di stadi ancora più importanti”.
Buffon è tornato al Parma a chiudere la carriera a 44 anni? Cosa rappresenta per un giovane come te una figura come la sua?
“Buffon, fin da piccolo, era un mio grande idolo e oggi lo è ancora di più perché ha scelto di chiudere la sua carriera col Parma in serie B: questo deve essere un esempio per tutti quelli come me che ambiscono ad una carriera come la sua, inoltre fa notare la sua voglia di non smettere mai di continuare a stupire”.
C’è un portiere della Reggiana al quale ti sei ispirato in passato? E uno di Serie A?
“Nella mia giovane età non ricordo nessun portiere della Reggiana che mi sia rimasto particolarmente impresso. Ho grande stima invece, parlando di categorie più alte, di un estremo difensore come Sorrentino, che reputo un grande professionista e penso che abbia davvero raccolto poco per quello che è stato il suo reale valore”.
Qual è il tuo sogno nel cassetto?
“E’ senz’altro quello di continuare con la stessa passione e il medesimo impegno per poter indossare un domani nuovamente la maglia azzurra”.