Il vice presidente Cosimo Fiorentino: “Non possiamo andare negli spogliatoi, ma lavorando sulla tecnica individuale, pur senza partitine, riusciamo a mantenere alta l’intensità”
Reggio Calcio, così ci siamo adeguati al nuovo dpcm
Il vice presidente Cosimo Fiorentino: “Non possiamo andare negli spogliatoi, ma lavorando sulla tecnica individuale, pur senza partitine, riusciamo a mantenere alta l’intensità”
Cos’ha cambiato il nuovo dpcm del presidente Conte nel modo di fare sport in territorio reggiano?
L’Emilia è stata inserita fra le zone gialle, quindi quella con meno restrizioni; infatti, la situazione è rimasta quasi invariata, al di là dell’impossibilità di utilizzare gli spogliatoi: gli allenamenti all’aperto sono consentiti, ma sempre individuali e nel rispetto delle distanze. Categoricamente vietate invece partitelle.
Vediamo come si sta adattando alle nuove regole la Reggio Calcio, la società reggiana con il più alto numero di atleti.
“Sostanzialmente non è cambiato nulla ad eccezione dell’impossibilità di utilizzare gli spogliatoi – ci spiega il tecnico Cosimo Fiorentino, vice presidente della Reggio Calcio – Per tenere alta l’attenzione e far lavorare i ragazzi in modo corretto e proficuo proponiamo esercizi individuali privi di contatto, con i distanziamenti corretti e senza partitelle. Così facendo riusciamo a mantenere alta l’intensità. La società, per poter rispettare queste norme e avere gli spazi adeguati per ogni giocatore, ha affittato per tre giorni a settimana anche il campo in sintetico del Circolo Onde Chiare e questo consente un’importante decongestioni della nostra struttura di via della Canalina”.
Siete quindi riusciti a organizzare ugualmente l’attività in modo proficuo?
“Sì, assolutamente sì. Serve un po’ di creatività: si lavora molto su altri aspetti tecnici rispetto alla partita, come il dominio della palla, il tiro in porta e via dicendo, tutto senza contatto”.
Quant’è limitante per un giovane calciatore non avere la partitina finale?
“E’ senz’altro un problema, visto che la sfida conclusiva per loro è la ciliegina sulla torta che corona le fatiche dell’allenamento. Abbiamo però la fortuna di allenare ragazzini intelligenti che hanno perfettamente capito la gravità della situazione e hanno saputo adattarsi con grande disponibilità”.
Sei ottimista sulla ripresa dei campionati il 4 dicembre in poi?
“Purtroppo sono pessimista. Però, mauguro sinceramente che in primavera si possano riprendere i tornei e i campionati perché i ragazzi lo stanno davvero voglia di scendere in campo e di confrontarsi con altre squadre”.